Sette gli appuntamenti che il Teatro Verdi di Trieste ha predisposto per il suo fedele pubblico a partire dal prossimo dicembre sino a luglio del 2015: sei opere e un balletto, inseriti in un programma che appare già in premessa molto interessante e variegato.
Si inizia a dicembre con una vera rarità, l’opera giovanile in due atti di Wagner Das Liebesverbot tratta dalla commedia di Shakespeare Misura per misura: lavoro rappresentato per la prima volta nel marzo del 1836 ma che in Italia è andato in scena una sola volta nel 1991al Teatro Massimo di Palermo. Das Liebesverbot viene offerta nella veste ideata dal regista tedesco Aron Stiehl, realizzata nell’ambito di una nuova produzione che vede la Fondazione lirica triestina collaborare con il Bayreuther Festspiele - dove s’è vista nell’estate del 2013 - e l’Oper Leipzig, dove approderà a marzo 2015. La direzione è affidata allo slovacco Oliver von Dohnányi che avrà a disposizione nei ruoli principali lo stesso cast di cantanti che ha già debuttato l’opera a Bayreuth. Lo spettacolo andrà in scena il 18, 20, 21 dicembre 2014, e il 2, 3, 4 gennaio 2015.
Dopo essersi affacciato un paio d’anni fa sulle scene dei teatri di Padova e Bassano, giungerà a Trieste tra il 29 gennaio e l’8 febbraio 2015 il Nabucco di Verdi nella insolita e modernissima visione di Stefano Poda, estroso ideatore dell’intera messinscena. Il cast sarà formato da Sebastian Catana e Kiril Manolov nel ruolo protagonistico, da Dimitra Theodossiou e Tiziana Caruso nel ruolo di Abigaille, da Ernesto Morillo e Michail Ryssov in quello di Zaccaria e infine da Mikheil Sheshaberidze (Ismaele) e Marina Comparato (Fenena). A dirigere le compagini artistiche del Verdi sarà l’autorevole bacchetta di Giampaolo Bisanti.
Terzo titolo del cartellone Orfeo ed Euridice di Gluck, presentato nel terzo centenario della nascita del compositore in un allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; l’esecuzione è posta nelle mani di uno specialista del repertorio classico-antico quale Filippo Maria Bressan; l’aspetto scenico sarà affidato a Denis Krief, impegnato sia come regista che come autore di scene e costumi. Le date dello spettacolo sono 5, 7, 8, 13, 14, 15 marzo 2015. Altra opera che, come la precedente, risulta assente da una ventina d’anni dalle scene triestine è Il campiello di Wolf-Ferrari, che sarà presentata in un nuovo allestimento coprodotto con il Maggio Musicale Fiorentino. Il regista Leo Muscato, coadiuvato dallo scenografo Tiziano Santi e dalla costumista Silvia Aymonino, ha deciso di scandirne l’azione in tre epoche diverse, dal ‘700 ai giorni nostri. Il direttore fiorentino Francesco Ciluffo farà in questa occasione il suo debutto al Verdi. Nel cast figurano Daniela Mazzucato, Alessandra Marianelli, Rita Cammarano, Alessandro Scotto di Luzio, Patrizia Orciani, Max René Cosotti, Cristiano Olivieri, Filippo Morace, Clemente Antonio Daliotti, Nicolò Ceriani. “Il campiello”andrà in scena il 9, 11, 12, 17, 18, 19 aprile 2015.
Tra il 7 ed il 13 maggio sarà invece il turno di un grande e amatissimo balletto, Il lago dei cigni di Čajkovskij proposto nella esecuzione dei Solisti e del Corpo di ballo della SNG Opera in Balet Ljubljana (primo teatro nazionale della vicina Slovenia), compagini ospitate nell’ambito di un progetto di collaborazione culturale promosso dal Teatro Verdi con il Comune di Trieste e il Ministero della Cultura sloveno.
Sesto titolo del cartellone (tra maggio e giugno) è Don Pasquale di Donizetti, che verrà offerto nel riallestimento d’una fortunata coproduzione di qualche anno fa tra il Verdi ed il Teatro Comunale di Bologna, firmata da Stefano Vizioli.
Ultimo titolo in programma un altro fondamento del repertorio comico, Falstaff di Verdi nell’edizione varata al Petruzzelli di Bari e curata dal regista Roberto De Simone, una felice lettura pervasa di garbata ‘napoletanità’. Nel corso delle recite (25, 27 e 28 giugno, ed il 3, 4, 5 luglio 2015) Falstaff sarà interpretato sia da Alberto Mastromarino che dal bulgaro Kiril Manolov; accanto ad essi figurerà l’Alice di Eva Mei, la Nannetta di Mina Yamazaki, la Meg di Sofia Koberidze, il Ford di Domenico Balzani ed il Fenton di Tony Bardon. Sul podio starà José Miguel Pérez-Sierra, di cui si ricorderà l’applaudito debutto sul podio triestino nella direzione de “L’occasione fa il ladro” di Rossini.
Per maggiori dettagli sulla stagione si può consultare il sito www.teatroverdi.trieste.com